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Centro Medico Polispecialistico LINEAMEDICA +39 02 39297650info@lineamedica.it

SERVIZI Psicologia e Psichiatria

La psicologia è la scienza che studia gli stati mentali e i suoi processi emotivicognitivisociali e comportamentali nelle loro componenti consce e inconsce mediante l’uso del metodo scientifico e/o appoggiandosi ad una prospettiva soggettiva intrapersonale; si occupa anche dello studio e del trattamento delle funzioni psichiche sia in condizioni di benessere che di sofferenza o disagio mentale, dovute a dinamiche soggettive (intrapsichiche), ambientali e/o relazionali (interpsichiche).

Psicologia e Psichiatria

Quando le emozioni sono troppo intense o durature rispetto alla situazione nella quale ci troviamo, possiamo considerare l’eventualità di avere un problema emotivo e quindi di aver bisogno di una valida psicoterapia cognitivo comportamentale. Aiuta inoltre a rilassare mente e corpo, così da sentirsi meglio e poter riflettere e prendere decisioni in maniera più lucida.

La terapia comportamentale: aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona ha in tali circostanze, mediante l’apprendimento di nuove modalità di reazione.

 

La terapia cognitiva: aiuta ad individuare certi pensieri, emozioni negative che vengono percepite come sintomi e ne sono la causa, a correggerli, ad arricchirli, ad integrarli con altri pensieri più oggettivi, o comunque più funzionali al benessere della persona.

Quando sono combinate nella psicoterapia cognitivo comportamentale, queste due forme di trattamento diventano un potente strumento per risolvere in tempi brevi forti disagi psicologici.

La terapia cognitivo-comportamentale (PCC) è:

Pratica e completa

Lo scopo della terapia si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti. Alcune tipiche finalità includono la riduzione dei sintomi depressivi, l’eliminazione degli attacchi di panico e della eventuale concomitante agorafobia, la riduzione o eliminazione dei rituali compulsivi o delle malsane abitudini alimentari, la promozione delle relazioni con gli altri, la diminuzione dell’isolamento sociale, e cosi via.

Centrata sul "QUI ED ORA"

La psicoterapia cognitiva si preoccupa di attivare tutte le risorse del paziente stesso, e di suggerire valide strategie che possano essere utili a liberarlo dal problema che spesso lo imprigiona da tempo, indipendentemente dalle cause. Essa è centrata sul presente e mira ad ottenere dei cambiamenti positivi.

A breve termine

La terapia cognitivo-comportamentale è a breve termine, ogni qualvolta sia possibile. La durata della terapia varia di solito dai sei ai dodici mesi, a seconda del caso, con cadenza il più delle volte settimanale.

Orientata allo scopo

Il terapeuta cognitivo-comportamentale, infatti, lavora insieme al paziente per stabilire gli obbiettivi della terapia, formulando una diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento che si adatti alle sue esigenze, durante i primissimi incontri. Si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi in modo da controllare se gli scopi sono stati raggiunti.

PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

La psicoterapia psicoanalitica mette al centro la persona con le sue particolarità. Il disagio, la sofferenza, le problematiche portate vengono accolte e affrontate prima di tutto favorendone la messa in parola.

I primi colloqui

Servono ad inquadrare la problematica che conduce il soggetto a domandare una psicoterapia, attraverso la ricostruzione dei possibili legami con gli eventi e le situazioni ad essa correlati. Il paziente viene aiutato a formulare bene cosa lo disturba e gradualmente, durante le sedute, il terapeuta aiuta l’emersione dei punti di connessione e di intreccio tra eventi della vita e
sintomi.

La psicoterapia ad orientamento psicoanalitico non è un trattamento standard, ma tiene sempre conto delle differenze individuali proprio in virtù di questo primo momento di indagine, già esso stesso parte del processo terapeutico.

Il percorso di cura

Segue la guida esperta del terapeuta e conduce a fare chiarezza permettendo alla persona di vedere sotto una luce nuova ciò che fa soffrire: cogliere dei nessi a cui non si aveva mai pensato, mettere in discussione riflessioni sempre considerate “ovvie”, soffermarsi a ragionare sulle proprie questioni in maniera diversa. Questi sono elementi fondamentali per consentire l’elaborazione e l’integrazione di fatti presenti e passati, permettendo lo scioglimento del nodo sintomatico e l’attenuazione della sofferenza sino alla soluzione del disagio.

La terapia valorizza l’emersione di un atteggiamento responsabile da parte del paziente, che includa la consapevolezza di un proprio ruolo nella problematica che lamenta. In questo modo si induce uno smarcamento dalla logica del lamento volgendo invece ad un lavoro attivo: se una parte di sé inconsciamente concorre a mantenere e a ripetere i meccanismi patogeni che tengono sotto scacco, allora paziente e terapeuta sono coinvolti entrambi attivamente nel processo terapeutico, sino al punto in cui il paziente ne diviene il principale attore, mentre il terapeuta rimane dietro le quinte a dirigere e orientare la cura.

La figura del terapeuta

Si presta a diventare oggetto di proiezioni di fantasmi del passato, di idealizzazioni o di pulsioni negative. Ciò pone le condizioni per l’interpretazione e la comprensione dei propri meccanismi e vissuti rimossi.

Un lavoro sartoriale dunque, ritagliato su misura rispetto alle esigenze della singola persona, e regolato sulla base di fattori soggettivi che incidono diversamente sulla durata del percorso psicoterapeutico. Vi sono terapie che terminano dopo 6 mesi, altre che richiedono più tempo.

L’aspettativa di guarigione deve essere realistica: non si può puntare ad uno stravolgimento della personalità o ad uno smantellamento totale delle difese necessarie a mantenere un buon equilibrio psichico. La sensibilità del terapeuta e la sua esperienza clinica sono determinanti nella modulazione del trattamento affinché, distinguendo caso per caso, questo non sia troppo “soft” o troppo “strong”.

PSICOTERAPIA PSICOANALITICA Sintomi trattati

Ansia

Agitazione, mancanza di concentrazione, alterazioni della memoria, preoccupazioni insistenti, stato d’allerta, ruminazioni del pensiero; nervosismo, insicurezza e timore; tachicardia, rigidità o sensazione di contrazione muscolare. Chi soffre d’ansia sperimenta solitamente uno o più di questi sintomi. E in filigrana questioni che riguardano sempre il rapporto con l’Altro.

La terapia aiuta a mettere a fuoco le dinamiche di fondo che determinano una ripetizione ansiogena nel rapporto con l’Altro: “Cosa vuole davvero l’Altro da noi?”, “Come ci giudica?”, “Cosa bisogna fare per essere amati?”. La cura consente di comprendere come sganciarsi dalle pretese sociali del proprio desiderio e liberarsi dal “dover essere” ciò che non si è.

Attacchi di Panico

Tachicardia, senso di oppressione al petto, sensazione di soffocamento, paura di morire o di impazzire, sudorazione, secchezza delle fauci: sono i sintomi più comuni dell’attacco di panico. Qualcosa va fuori controllo, l’angoscia impatta sul corpo e provoca un’esplosione di sintomi che non hanno nulla a che fare col nostro stato di salute fisica.

La psicoterapia psicoanalitica scioglie il sintomo individuando il senso di quest’angoscia, riducendola e simbolizzandola.

DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS

Si tratta della conseguenza all’esposizione ad un evento stressante e traumatico, vissuto direttamente o a cui si ha assistito, che ha implicato morte o minacce di morte o gravi lesioni o una minaccia all’integrità fisica, propria o di altri. Come risposta avremo paura intensa e senso di impotenza e/o orrore.

La psicoterapia consente di elaborare l’evento stressante e sciogliere gradualmente i sintomi che persistono.

DEPRESSIONE

Un lutto, la fine di un amore, la chiusura di un’esperienza importante o di una fase della vita. Queste e altre possono essere le cause di un sentimento di tristezza e di annullamento a cui non sembra esserci rimedio. È il disinteresse per gli altri e per il mondo che ci circonda, il pianto inconsolabile, la lamentela continua. Nessun altro può capire il male che si prova. Ci si sente inutili, spenti, ridotti in pezzi.

La psicoterapia psicoanalitica permette di recuperare il valore del legame con il sociale, di riprendere le fila della propria vita attraverso la riaccensione di un senso che illumini di nuovo e consenta di rimettersi in moto.

DIFFICOLTÀ REALZIONALI

Non è facile stare in relazione con gli altri. Persi nel soddisfare ogni richiesta dell’altro o presi totalmente da se stessi al punto da rovinare ogni rapporto. Non trovare mai la persona giusta o trovare sempre quella sbagliata. Insistere in legami in cui ci si sente sminuiti o rifiutati. Faticare a innamorarsi per paura di delusioni o perché non si riesce a provare nulla. Sentire lo spettro della sofferenza sempre dietro l’angolo e fuggire anche davanti a un’ombra. La ricerca del legame con l’altro è un bisogno fondamentale per tutti, ma questo legame porta spesso con sé dinamiche proiettive, difensive, aggressive.

La psicoterapia psicoanalitica, puntando il riflettore sul ruolo del soggetto, aiuta a riconoscere la propria responsabilità nel determinare quelle solite dinamiche nocive che incatenano la persona ad occupare sempre la stessa posizione nelle relazioni. Col procedere della terapia diviene possibile il cambiamento.

LUTTO

“Da quando non c’è più, nulla è più come prima”. Piangere ad ogni evento che ne possa evocare il ricordo. Andare avanti sembra impossibile. Difficoltà ad elaborare la scomparsa di una persona cara, di una figura di riferimento a cui si era legati. Il tempo si è fermato e si vive alla giornata. Manca la capacità di ritrovare la propria forza vitale e di tornare a riporla in quelli che prima erano interessi e passioni.

La psicoterapia psicoanalitica consente un’efficace elaborazione del lutto, affidando al lavoro della parola, il potere di ristrutturare il mondo del soggetto, distrutto dalla perdita.

DIPENDENZE

Quello che in principio sembra solo un vizio, presto diventa una schiavitù. Shopping compulsivo, abbuffate, gioco d’azzardo, abuso di droga, di alcool o di farmaci, tutto questo porta la persona ad essere vittima della ripetizione instancabile, del consumo continuo di oggetti o sostanze che tengono in scacco anziché donare libertà. Svincolati dall’altro, illusi di poter bastare a se stessi, senza dover conquistare faticosamente l’intimità di un rapporto, senza dover rispondere a nessuno. Ci si ritrova soli, e spesso in grandi difficoltà economiche o di salute.

Il percorso psicoterapeutico punta a popolare di senso il discorso desertificato del soggetto, che diviene via via più consapevole del proprio disagio e di ciò che esso nasconde. A questo punto è possibile recuperare quella particolarità del soggetto che si era persa nell’abuso dell’oggetto, ritrovando una propria identità e una nuova realizzazione.

FENOMENI PSICOSOMATICI

Badare alle esigenze della vita, con dedizione e senza fermarsi. Attraversare momenti stressanti senza nemmeno un lamento o senza lasciarsi il tempo di guardarsi dentro. Stress cronico, eventi traumatici, grossi dispiaceri si sopportano senza che gli si dia troppa importanza, puntando ad andare avanti come se nulla fosse. Ma l’angoscia, il dolore, lo stress precipitano sul corpo quando non trovano espressione e adeguata elaborazione nella parola. Ecco che psoriasi ed altre dermatiti, emicranie, artriti, disturbi gastrointestinali, alopecia, endometriosi, malattie autoimmuni, lesioni organiche emergono e lasciano il segno sul corpo.

La psicoterapia psicoanalitica conduce alla messa in parola del segno muto che porta sofferenza nel corpo, e all’elaborazione del dolore psichico inespresso e, a volte, non riconosciuto dal soggetto, con l’effetto di risoluzione della malattia.

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Anoressia, bulimia, obesità. Sono declinazioni diverse di un rapporto che sul cibo proietta aspetti significativi del rapporto che si ha con l’altro. I disturbi del comportamento alimentare traducono il problema dell’amore, indicando che qualcosa è andato storto, ma cosa?

La psicoterapia psicoanalitica stimola l’emersione della questione particolare del paziente, a scapito del fenomeno sintomatico che omologa tutti i corpi allo stesso modo. Così il sintomo, uguale per tutti, gradualmente svanisce e lascia il posto all’unicità irripetibile del soggetto.

DISTURBI SESSUALI

Frigidità, anorgasmia e vaginismo, sul lato femminile, impotenza ed eiaculazione precoce, sul lato maschile, sono tra i disturbi sessuali più noti che spesso non hanno nulla a che vedere con problematiche francamente organiche. Il sintomo sessuale nasconde una verità rimossa del soggetto che ne soffre. Si tratta di una forma di disagio che esprime qualcosa del proprio sviluppo psicosessuale, depositato nell’inconscio. Fenomeno passeggero che sorprende e inquieta o sintomo di lunga durata al quale ci si sente ormai abituati e senza possibilità di una vita sessuale soddisfacente.

Questi disturbi possono essere risolti togliendo l’attenzione da quella che dovrebbe essere una sessualità “normale”. Nessuna educazione sessuale dunque, nessun esercizio imbarazzante. La cura psicoanalitica fa luce su un’altra scena, quella dell’amore, favorendo così la comprensione del disturbo e la sua soluzione.

DISAGIO ADOLESCENZIALE

L’adolescenza è il tempo delle grandi trasformazioni, si rieditano battaglie attraversate in parte durante l’infanzia. È il tempo del muro contro muro, delle litigate in famiglia, ma anche del profondo disorientamento identitario e della mancanza di appigli, cercati in tutti i modi tra le star della musica, dello sport, dei social… pur di trovare un’ispirazione, un modello da seguire. Il tragitto, in questa fase della vita non è semplice, e per molti è tortuoso e doloroso: sorgono disturbi e sintomi che possono arrivare a livello molto gravi, e il corpo che cambia e si sviluppa è il teatro su cui va in scena la profonda sofferenza del soggetto. Disagio sociale o scolastico, bullismo, depressione possono tradursi in disturbi del sonno, attacchi di panico, atti autolesivi, disturbi del comportamento alimentare.

La terapia psicoanalitica è un’ottima via per dare voce a quel disagio complesso e poco articolato che abita l’adolescente. L’ascolto attento e privo di giudizio è la condizione migliore affinché la ragazza o il ragazzo superi la tempesta e si avvii a diventare donna o uomo.

Dr. Orlando Adelaide

Psicologia

LINEAMEDICA - Orlando Adelaide - Psicologa - Psicoterapeuta

Dr. Valeria Mega

Psicoterapia

LINEAMEDICA - Valeria Mega - Psicoterapeuta

Prezzi delle prestazioni: PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA

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